Principi dell’osteopatia viscerale
Gli organi interni sono contenuti nelle cavità addominale, pelvica e toracica. Le strutture viscerali sono collegate tra loro e si muovono attraverso delle superfici di scorrimento, che sono costituite dalle membrane sierose.
Quando un organo non riesce a esprimere correttamente la propria fisiologia a causa di un tono anomalo, di aderenze o dislocazioni, si crea uno squilibrio non solo a livello degli organi vicini, ma anche delle strutture muscolari, fasciali e ossee.
Si instaura così una fonte di irritazione che predispone alla malattia; inoltre questa disarmonia crea dei punti di tensione fissi e anomali all’interno delle pareti corporee. In altre parole le problematiche viscerali creano quelle che in termini osteopatici vengono chiamate fissazioni. Ciò significa che l’organo in questione non si muove più liberamente nella sua cavità, ma subisce una restrizione di mobilità.
Fissazioni viscerali, quali sono?
Le fissazioni viscerali possono essere di vario tipo:
- le fissazioni articolari si creano quando c’è un’insufficiente scorrimento dell’organo sulle strutture contigue
- le fissazioni legamentose riguardano la lassità dei mezzi di unione, che può comportare una ptosi dell’organo
- le fissazioni muscolari riguardano soprattutto gli organi cavi e comportano una riduzione di mobilità a livello delle inserzioni dell’organo.
L’organismo deve compensare queste situazioni, generando con il tempo un problema funzionale. Infatti, per adeguarsi a queste fissità, il corpo è costretto a modificare la sua postura, spesso causando squilibri a livello dell’apparato muscolo-scheletrico. Da questo può seguirne, dopo un certo tempo, un problema strutturale.
Ad esempio alcuni dolori di origine viscerale possono irradiarsi alla colonna vertebrale provocando lombalgia. Le cause più frequenti possono essere collegate a malattie dell’apparato urinario, a problemi ginecologici o a malattie dell’apparato digerente.
La valutazione e il trattamento in osteopatia viscerale
Attraverso la valutazione viscerale si indagano la fisiologia dell’organo e le relazioni tra gli organi e le disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche. Questo avviane attraverso i test di mobilità e i test di ascolto (ritmo e direzione di movimento), che permettono di individuare la causa del dolore.
Con l’utilizzo di tecniche manuali specifiche, è possibile normalizzare organi e visceri all’interno delle cavità pelvica, addominale e toracica, in modo da ripristinare l’equilibrio necessario all’esplicarsi della corretta fisiologia.
Il trattamento in osteopatia viscerale interviene sulla mobilità degli organi, promuovendo la circolazione dei fluidi, la produzione biochimica e ormonale con la conseguente riattivazione del sistema immunitario.
Che cosa cura l’osteopatia viscerale?
Il trattamento viscerale è indicato per diversi disturbi, quali ad esempio:
- Ernia iatale
- Gastrite
- Reflusso Gastro Esofageo (RGE)
- Sindrome del Colon irritabile
- Disturbi intestinali e urinari
- Problemi ginecologici, tra cui i disturbi del ciclo e il dolore pelvico cronico
- Disturbi dell’apparato respiratorio
- Aderenze cicatriziali
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