Osteopatia e neonatologia, un aiuto per il neonato e il lattante
L’osteopatia in neonatologia è utile per aiutare il bambino in caso di svariate disfunzioni che possono presentarsi fin alla nascita. A tal riguardo queste difficoltà possono essere conseguenza del parto o del periodo gestazionale.
I disturbi principali sono:
- le coliche
- alcuni problemi digestivi
- la stitichezza
- lo strabismo
- il torcicollo congenito
- l’agitazione
- i disturbi del sonno
- le plagiocefalie posizionali (deformità della testa)
Oltre a questi, alcune alterazioni possono riguardare le asimmetrie posturali infantili, il piede torto, i deficit motori e altre condizioni.
Quali sono i problemi più frequenti?
Un disturbo molto comune è il reflusso gastroesofageo, che determina la comparsa di rigurgiti importanti o vomito. In parte questa situazione è normale perché deriva da un fattore di immaturità del cardias, che si completerà dopo il primo anno di vita.
A volte però è accentuata dalla compressione tessutale di talune strutture quali cranio, colonna, torace e diaframma che potrebbero ulteriormente compromettere il funzionamento del sistema digestivo. Tali condizioni si verificano per lo più in seguito a parti difficoltosi.
Una delle problematiche più frequenti è la plagiocefalia posizionale, che si manifesta nei primi mesi di vita. In questo caso la testa del neonato o del lattante presenta una deformità; nello specifico si riscontra un maggiore appiattimento da un lato, a livello posteriore. Una delle cause della plagiocefalia posizionale è il malposizionamento intrauterino.
L’asimmetria cranica può inoltre essere dovuta alla pressione che deriva dal peso della testa durante il sonno; questo si verifica soprattutto nei casi in cui ci sia un vizio della posizione del capo (testa ruotata o inclinata prevalentemente da un lato). In alcuni casi, infatti, la plagiocefalia posizionale può essere secondaria al torcicollo miogeno.
Un’altra situazione particolare è la difficoltà di suzione. Questa situazione può manifestarsi nel neonato fin dal primo giorno di vita e crea disagi sia alla mamma che al bambino. Infatti una suzione sbagliata è la principale causa di dolore e ragadi per la mamma e nel neonato spesso si associa a una scorretta deglutizione, compromettendo la normale attività di nutrizione.
Quali sono le cause principali dei disturbi?
Le problematiche funzionali sopra descritte possono essere collegate alla presenza di disfunzioni delle ossa del cranio e del sistema cranio-sacrale presenti fin dalle prime settimane di vita. In particolare, tali disfunzioni possono riguardare le ossa del cranio, della colonna o degli arti e del sistema cranio-sacrale. Spesso le alterazioni possono essere causate da un mal posizionamento intrauterino o da un parto difficoltoso.
L’ultima ipotesi si riconduce alle forze di compressione meccanica che il cranio del neonato subisce durante il travaglio e il parto. Il cranio poi dovrebbe ritornare a espandersi normalmente in seguito alla respirazione, al pianto e alla suzione.
A volte, però, la testa del neonato non riesce a recuperare autonomamente la sua forma. Questo può succedere ad esempio in seguito a parti troppo lenti o troppo veloci, oppure quando subentrano complicazioni e si rende necessario l’utilizzo di forcipe o ventosa.
La valutazione in Osteopatia Neonatale
Prima di intraprendere la valutazione palpatoria, l’osteopata deve innanzitutto conoscere la storia del bambino. È quindi necessario ottenere informazioni importanti dal concepimento alla nascita; ovvero le condizioni di salute della mamma durante la gravidanza, il tipo di parto ed eventuali sue complicazioni.
Inoltre è importante raccogliere dati su tutti gli aspetti legati alla quotidianità della vita del neonato; ad esempio la posizione naturale di notte e di giorno, la manifestazione di pianto ingiustificato, l’irritabilità, la presenza di insonnia o difficoltà all’addormentamento e di eventuali problemi di allattamento.
Secondariamente l’osteopata procede alla valutazione del bambino. Inizialmente la valutazione si basa sull’osservazione di eventuali asimmetrie posturali, ad esempio del bacino, degli arti, della colonna e del cranio, oltre che della faccia.
Successivamente l’osteopata procede alla valutazione palpatoria delle eventuali asimmetrie e di tutti i tessuti in generale, considerando la loro elasticità e la loro risposta. In particolare, rispetto al cranio e alla faccia, è necessario riconoscere le densità delle varie ossa ed eventuali restrizioni delle suture craniche.
Il Trattamento del bambino
Le correzioni hanno lo scopo di liberare le suture craniche e le restrizioni dell’intero sistema cranio-sacrale e fasciale, intervenendo quindi anche a beneficio delle asimmetrie posturali.
Il recupero è molto favorevole soprattutto nei primi 6/12 mesi di vita, grazie alla caratteristica di malleabilità delle ossa craniche che permette in poco tempo notevoli miglioramenti. Le strutture ossee proseguono nel tempo il loro fisiologico processo di ossificazione; pertanto l’intervento è comunque indicato anche dopo l’anno di età, ma i miglioramenti potrebbero richiedere un tempo maggiore. Di conseguenza è importante intervenire prima possibile per normalizzare le disfunzioni.
Nel trattamento del bambino l’osteopata si avvale di tecniche dolci e non invasive. Il tocco è molto delicato e utilizza l’approccio craniale, fasciale e biodinamico.
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