Cos’è l’invecchiamento
L’invecchiamento è un’evoluzione naturale e graduale, che interessa le cellule di tutti i tessuti. Più o meno verso i 30 anni inizia un processo di cambiamento che porta a un progressivo rallentamento di tutte le funzioni fisiologiche (articolari, muscolari, vascolari e neurologiche), con una conseguente diminuzione dell’efficienza degli organi.
QUANDO INIZIA L’ETÀ SENILE?
Fino ai 44 anni un soggetto è considerato giovane. Dai 45 ai 64 anni si parla di mezza età. Dai 65 anni inizia l’età senile. Nello specifico, si parla di anziani di terza età dai 65 ai 74 anni e di anziani di quarta età dopo i 75 anni.
Sebbene esista una classificazione generica, le caratteristiche dell’età senile variano da una persona all’altra. I segni del tempo, quindi, si manifestano in misura differente a seconda dell’individuo. Il processo dell’invecchiamento, infatti, dipende non solo da una normale evoluzione fisiologica legato all’età, ma anche dalla propria storia clinica; ad esempio la presenza di patologie, interventi o traumi pregressi.
Gli effetti dell’invecchiamento si distinguono, inoltre, in base allo stile di vita che una persona ha condotto nella propria esistenza o che conduce in vecchiaia. In effetti è ormai accertato che adottare uno stile di vita sano e curare il proprio corpo predispone in misura minore ai disturbi dell’età.
Cause dell’invecchiamento
Alcuni fattori condizionano in maniera più o meno rilevante il normale processo di invecchiamento.
Tra le cause più comuni troviamo:
- la componente genetica;
- un’alimentazione inadeguata;
- la mancanza di attività fisica,
- i fattori climatici;
- l’esposizione ad ambienti inquinanti o a sostanze tossiche;
- i fattori psicologici;
- la scarsa quantità e qualità del sonno;
- la scarsa idratazione;
- le posture lavorative, i traumi.
Come prevenire o rallentare il processo di invecchiamento?
Ci sono alcune circostanze in grado di contenere gli effetti dell’invecchiamento. Ecco alcuni fattori che possono aiutare gli anziani a contrastare i segni del tempo:
- fare attività fisica regolare: aiuta a mantenere il peso, a prevenire le malattie cardiovascolari, a mantenere l’elasticità dei muscoli e la mobilità delle articolazioni;
- stare all’aria aperta, in particolare in mezzo al verde. Esporsi quotidianamente alla luce naturale e respirare aria pulita aiuta ad allontanare lo stress, a favorire l’assunzione della vitamina D e a sostenere il sistema immunitario;
- curare l’alimentazione. Una dieta sana e ipocalorica, evitando il consumo di grassi nocivi, rallenta l’invecchiamento cellulare e mantiene più a lungo la funzionalità degli organi;
- evitare fattori nocivi, quali fumo e alcol in quantità elevate;
- cercare di gestire lo stress adottando dei metodi per contrastarlo (camminate, meditazione, yoga, …)
- mantenere attiva la mente: leggere, scrivere, dedicarsi a un hobby;
- evitare di isolarsi, mantenendo i contatti sociali.
Invecchiare bene con l’osteopatia
Con l’avanzare dell’età, i processi degenerativi si manifestano in buona parte a carico dell’apparato muscoloscheletrico. La problematica più frequente consiste nella riduzione della mobilità delle articolazioni e della capacità dei muscoli di allungarsi.
Tutto ciò diminuisce la possibilità di compensazione, favorisce l’aumento dei dolori e porta l’anziano all’utilizzo di posture scorrette, limitandone le normali attività quotidiane.
Inoltre, le problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico rallentano l’apporto vascolare e neurologico non solo relativamente ai muscoli, ma anche a livello degli organi, riducendone la funzionalità.
L’osteopata può aiutare la persona anziana a ritrovare il proprio stato di benessere e ad affrontare in maniera più serena i processi dell’invecchiamento.
L’intervento osteopatico si basa sulle caratteristiche e sulle esigenze individuali di ciascun soggetto. Infatti varia a seconda dell’età, del livello di forma fisica e della problematica rilevata.
L’intervento osteopatico negli anziani
Grazie ad una mobilizzazione delicata, l’osteopata aiuta la persona anziana a sostenere il proprio stato di salute. Questo diminuendo il dolore, riducendo l’infiammazione e migliorando la qualità della vita.
L’osteopatia utilizza una vasta gamma di tecniche dolci e non invasive, nel rispetto delle condizioni fisiche dell’anziano. Lo scopo del trattamento è quello di:
- aumentare la mobilità articolare;
- rilasciare le tensioni dei tessuti molli (muscoli, legamenti e tendini);
- favorire il metabolismo cellulare;
- migliorare la respirazione;
- aumentare la funzionalità degli organi;
- sostenere la circolazione sanguigna e l’azione di drenaggio, favorendo la rimozione delle tossine e dei prodotti di scarto;
- stimolare le risposte immunitarie;
- migliorare gli scompensi posturali.
L’approccio osteopatico è consigliato sia come cura che come prevenzione dei segni del tempo.
Anche l’attività fisica regolare, come già evidenziato, gioca un ruolo significativo nel mantenere i risultati delle cure. Il movimento giova al benessere delle ossa, riducendo il rischio di osteoporosi, ma anche alla salute muscolare e alla vitalità generale di tutti gli organi.
PRINCIPALI INDICAZIONI AL TRATTAMENTO OSTEOPATICO NEGLI ANZIANI:
- diminuzione della mobilità articolare generale;
- dolori articolari, dolori muscolari;
- artrosi diffusa;
- periartrite scapolo-omerale;
- periartrite coxo-femorale;
- ernie discali (cervicali e lombari);
- mal di schiena;
- sciatalgia e lombosciatalgia;
- periartrite scapolo-omerale;
- periartrite coxo-femorale;
- disturbi vascolari o respiratori;
- disagi dell’apparato digerente;
- difficoltà del sonno.
A proposito di queste tematiche, consiglio di leggere anche la pagina dedicata all’osteopatia geriatrica. Se pensi di aver bisogno di un supporto, clicca qui per contattarmi.