
“Babywearing” significa letteralmente “indossare il bambino”. Il babywearing è una pratica antichissima, ancora poco diffusa in Italia. Consiste nel trasportare il bambino attraverso l’utilizzo di fasce e supporti adatti, che permettono di adottare una posizione ergonomica e funzionale all’evoluzione di crescitadel nascituro.
Il sistema più indicato di babywearing, alla nascita, è la fascia porta bebè. Quest’ultima, realizzata in tessuto di cotone (spesso elastico), è molto resistente e adatta alla sicurezza del piccolo. La fascia rappresenta una valida alternativa alla carrozzina e consente di portare il neonato in modo più naturale. Attraverso il babywearing il nascituro rimane appoggiato al corpo del genitore, beneficiando del suo contatto, nel rispetto della sua crescita fisiologica.
Sebbene all’inizio potrebbe essere difficile capire come usare questo tipo di supporto, è senz’altro favorevole adottarlo da subito, in modo che mamma e bambino prendano confidenza con il suo utilizzo.
Quando iniziare il Babywearing e come portare il bambino con la fascia?
La fascia porta bebè è indicata fin dai primi giorni di vita. Da principio il lattante può essere adagiato in posizione sdraiata, ma è possibile utilizzare la posizione seduta già dalla seconda o terza settimana. In un primo momento le gambine sono raccolte all’interno della fascia in posizione fetale, per poi essere portate pian piano all’esterno. Il bambino avrà il sederino più basso delle ginocchia (cosiddetta posizione a “M” o a “ranocchia”) e la colonna naturalmente flessa, che si adatterà gradualmente alle sue necessità di sviluppo.
Il babywearing permette di portare il bambino fino ai due anni di età, o anche oltre. Ciononostante, è possibile che questo metodo venga lasciato anche prima, perché il bambino, crescendo, abbandonerà il desiderio di essere portato. Ovviamente, con il passare dei mesi, la posizione andrà modificata e adattata all’evoluzione di crescita. Per questo motivo potrebbe essere di aiuto rivolgersi a consulenti specializzati, che aiutano i genitori nella scelta del supporto più appropriato e nel suo utilizzo nel tempo.
Bambini prematuri e Babywearing
Adottare la fascia per portare un bambino nato prematuro è un’opportunità molto favorevole. Infatti permette al neonato di ristabilire il rapporto con la mamma, dopo la brusca separazione avvenuta a causa della nascita difficile. Grazie al contatto stretto, la mamma si sente gratificata nell’accudimento del suo piccolo. Inoltre l’odore, il respiro e il battito del cuore del genitore, infondono nel nascituro un senso di sicurezza e di conforto fisico.
Vantaggi del Babywearing
Il babywearing soddisfa una serie di vantaggi, sia dal punto di vista pratico che di natura evolutiva. Innanzitutto, grazie all’uso della fascia il bambino è più tranquillo e si sente rassicurato. L’essere portato gli consente di soddisfare la sua necessità di contatto e il suo bisogno di protezione. Il babywearing aiuta a migliorare la qualità del legame con il genitore, rafforzando nel bambino la fiducia in se stesso. A tal proposito, molti studi sulla teoria dell’attaccamento, confermano quanto il contatto e la relazione stabile influenzino l’evoluzione del bambino e la sua futura vita di relazione.
Secondariamente portare il bambino in fascia è anche una questione di praticità, perché consente di avere le mani libere. La mamma può occuparsi di tutte le attività quotidiane, anche le più banali, rispondendo allo stesso tempo ai segnali di bisogno del neonato.
Oltre a questo, c’è una migliore distribuzione del peso sullo scheletro del genitore che porta il bambino. Il peso del piccolo incide meno sulla schiena della mamma, essendo distribuito su tutto il tronco e non direttamente sulle braccia e sulla colonna. In tutti i casi è necessario tenere conto delle condizioni di salute della colonna vertebrale di chi porta il bambino.
Altro vantaggio è rappresentato dal fatto di poter fare uscite e passeggiate, anche in luoghi affollati, in tutta tranquillità e sicurezza.
In aggiunta, molte mamme considerano l’uso della fascia un buon metodo di allattamento al seno, a volte anche più comodo per la mamma e più favorevole alla postura del lattante.
Infine, il babywearing può essere di aiuto in caso di depressione post-partum, sostenendo l’istinto materno che gratifica la mamma nel soddisfare i bisogni del proprio piccolo.
I benefici della fascia porta bebè. L’opinione dell’osteopata
È sempre più frequente che i bambini giungano alla consultazione osteopatica, a causa di disturbi che si presentano soprattutto nei primi mesi di vita. Tali disagi sono collegati principalmente a problematiche craniche, posturali, digestive o intestinali. Tra questi si trovano, ad esempio, le plagiocefalie, i disturbi del sonno, le coliche, i rigurgiti, il reflusso gastroesofageo e la stitichezza. Il più delle volte questi disturbi non dipendono da una causa organica, ma sono favoriti e sostenuti dal fatto che i neonati rimangono molto tempo nella posizione distesa, prevalentemente sdraiati sulla schiena. La posizione supina, purtroppo, può implementare o mantenere alcune disfunzioni osteopatiche, a volte già presenti alla nascita.
Il babywearing fornisce un validissimo aiuto per prevenire o aiutare le problematiche che si presentano soprattutto nel primo semestre dopo la nascita.
In un’ottica osteopatica, la posizione in fascia è molto vantaggiosa, in quanto consente al bambino di essere accompagnato nei suoi naturali processi di crescita.
In particolare, il babywearing:
- sostiene i processi di sviluppo psicomotorio del bebè;
- aiuta la termoregolazione del neonato, grazie al calore di chi lo porta;
- rispetta la fisiologia di crescita della colonna del piccolo, che nei primi mesi deve rimanere naturalmente flessa; la testa è appoggiata al torace del genitore e dovrà essere sempre sostenuta nel caso in cui il neonato stia dormendo;
- diminuisce la comparsa della sindrome della testa piatta, nota anche come plagiocefalia posizionale, una problematica in aumento a causa della pressione esercitata sulle ossa craniche, anche a causa della posizione supina prolungata;
- riduce le coliche gassose, grazie alla posizione e al contatto; il babywearing è infatti raccomandato anche da molti pediatri;
- previene o riduce il reflusso gastrico, evitando la posizione sempre sdraiata.
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